domenica 16 dicembre 2007

NATALE



Adesso anche i cinesi, per soli scopi commerciali, festeggiano il Natale. E' come se noi cattolici festeggiassimo la nascita di Budda per vendere qualche statuetta.

Non lo sopporto più Natale. Mi fa ricordare di essere solo. E meno che mai sopporto essere invitato a festeggiarlo a casa di qualcuno, amici o parenti, tanto per farmi capire che in fondo non sono solo.

Non sarebbe meglio andare, a mezzanotte, a messa e finirla li?

Spendiamo miliardi per fare regali che puntualmente vengono riciclati se non dimenticati in qualche cassetto. Spediamo auguri che nessuno si aspetta, addobbiamo abeti che farebbero più bella figura nei loro boschi sulle montagne, per che cosa? Per ricordarci che è nato Gesù? Ma perfavore! Gesù non possedeva un supermercato e non aveva nulla da vendere. Io non ho nulla da comprare. Questo è il mio dramma natalizio. A chi fare un regalo!? E soprattutto perché!? Il dramma non è tanto a chi fare un dono perché desidero farlo, il problema è che siamo talmente rincoglioniti dalla pubblicità e dall'usanza che per forza bisogna correre a comprare qualche cianfrusaglia da regalare. Ma purtroppo, nonostante il rincoglionimento pubblicitario, anche volendo acquistare qualche cazzata poi non saprei a chi donarla. Ecco, tutto qui, il Natale mi ricorda che non ho nessuno a cui fare un regalo. E nonostante tutto quello che ho detto, vorrei tanto regalare qualcosa, magari a mia sorella, a mamma o a papà o a Silvia e Michela mie nipoti.

DONNA CON VELO


Anzio 1981
Olio su tela 25 x 30

LUCA 2


Questo è Luca vestito da persona seria, non si capisce se sta ad un matrimonio o ad un funerale, però sta bene messo così.